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Festa del Patrono S. Stefano
Sabato 2 Agosto 2025 FESTA PATRONALE S. STEFANO PRIMO PAPA MARTIRE Parrocchia S. Stefano in collaborazione con Circolo Culturale Pieve di Gaifa Ore 17.30: Confessioni Ore 18.00: S. Rosario Ore 18.30: S. Messa Solenne PERDONO D'ASSISI Indulgenza plenaria dal mezzogiorno del 1 agosto alla mezzanotte del 2 agosto. Condizioni richieste: …

L’aratro: strumento antico per l’agricoltura

L’aratro rappresenta uno degli strumenti più antichi e rivoluzionari nella storia dell’agricoltura. La sua invenzione ha permesso di lavorare il terreno in modo più efficiente e profondo, aumentando la resa dei raccolti e contribuendo allo sviluppo della civiltà umana.

Componenti principali:

Tutti gli aratri, anche i più semplici, condividono tre componenti essenziali:

  1. Timone o bure: La struttura principale dell’aratro, a cui viene applicata la forza motrice, solitamente animale. Può essere dritto o curvo a seconda del tipo di aratro.

  2. Stiva o stegola: Il manico che permette all’uomo di guidare e indirizzare l’aratro durante il lavoro.

  3. Corpo lavorante: La parte che entra in contatto con il terreno, rompendolo, smuovendolo e, nei modelli più avanzati, ribaltandolo. Comprende diversi elementi, tra cui:

    • Vomere: Taglia la terra orizzontalmente.
    • Versorio: Rovescia la zolla lavorata.
    • Coltro: Taglia verticalmente la terra, creando un solco.
    • Ruote: Presenti nei modelli più recenti, facilitano il movimento dell’aratro.

Evoluzione e perfezionamento:

L’aratro ha subito un’evoluzione significativa nel corso dei secoli, adattandosi alle diverse esigenze e condizioni di lavoro. I due tipi fondamentali da cui derivano tutti gli aratri esistenti sono:

  1. Aratri a bure diritta o a bastone: Derivano da un primitivo strumento a mano, il bastone da scavo. Sono caratterizzati da un timone dritto e da un corpo lavorante semplice.

  2. Aratri a bure curva o ad uncino: Ispirati alla zappa, uno strumento a mano a percussione. Presentano un timone curvo e un corpo lavorante più complesso, con vomere e versorio.

L’introduzione di nuovi componenti, come il coltro e le ruote, ha rappresentato un progresso significativo nell’efficacia e nella manovrabilità dell’aratro. Questo sviluppo è andato di pari passo con l’avanzare della civiltà, adattandosi ai diversi climi e tipi di terreno.

Impatto sull’agricoltura e sulla società:

L’invenzione dell’aratro ha avuto un impatto profondo sull’agricoltura, incrementando la produttività e permettendo la coltivazione di terreni più duri e refrattari. Questo ha portato ad un aumento della produzione alimentare, favorendo la crescita della popolazione e lo sviluppo delle società.

L’aratro ha inoltre contribuito alla divisione del lavoro e alla nascita di nuove figure professionali, come gli aratori, specializzati nella conduzione di questo strumento.

Eredità e valore storico:

L’aratro rappresenta un simbolo del progresso umano e dell’ingegno nella ricerca di soluzioni per migliorare le condizioni di vita. La sua storia e il suo sviluppo ci insegnano l’importanza dell’innovazione e dell’adattamento alle sfide del mondo naturale.

Oggi, l’aratro tradizionale ha ceduto il passo a macchinari agricoli più moderni ed efficienti. Tuttavia, la sua eredità rimane viva nella memoria collettiva e nella storia dell’agricoltura, rappresentando un traguardo fondamentale nel cammino dell’umanità verso il progresso e la civiltà.

Paolo Sanchioni

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Paolo Sanchioni
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