[PAGINA IN ALLESTIMENTO!]
Pagina dedicata all’attività laboratoriale educativa e videoludica “Gaifa al cubo: ricostruiamo il Castello di Primicilio” preparata dal Circolo Culturale Pieve di Gaifa tramite il motore di gioco Luanti.
Se hai partecipato a un laboratorio e stai cercando le istruzioni per installare il gioco a casa clicca su questo link per saltare alla sezione con i passaggi per l’installazione.
“Gaifa al cubo” è un laboratorio creativo digitale di ricostruzione archeologica e architettonica di un contesto rilevante per il territorio e la storia locale, partendo in questo caso dalla Torre Brombolona come punto di riferimento paesaggistico per arrivare al Castello di Primicilio, sulla cima della collina retrostante Canavaccio e la zona di Gaifa.
Lo svolgimento avviene in un ambiente virtuale basato sul software libero Luanti, sul quale si è sviluppato un vero e proprio videogioco didattico limitato agli obiettivi dell’esperienza, cioè far ricostruire alle persone partecipanti il castello a partire dai resti della torre come parte di un intero complesso fortificato, esistente assieme ad altri siti storici della zona ormai completamente scomparsi, quali l’Abbazia e il Castello di Gaifa.
La finalità è raccontare la storia di un sito ancora in parte visibile ma poco conosciuto nella sua forma originaria, educando attraverso il gioco ad immaginare il suo possibile passato partendo dalle rovine del presente per sensibilizzare sul suo potenziale futuro come fulcro di valorizzazione sociale e culturale, con un mezzo ludico digitale che veicoli il contenuto didattico.
L’attività fa parte di un progetto più ampio che abbiamo chiamato “Ecologie narrative“, cioè un’ecosistema di esperienze creative che ci aiutino a raccontare il territorio sotto diversi aspetti dalla cultura alla natura, facendo leva su diverse forme multimediali di coinvolgimento tra cui la scrittura, il disegno, l’artigianato e l’archeologia sperimentale, la pratica teatrale e il gioco di ruolo, e -in questa occasione- anche gli strumenti digitali.
[immagine schema attività narrative]
In questo caso la scelta è ricaduta su un format interattivo particolarmente conosciuto e apprezzato dalle generazioni più giovani, i cosiddetti videogiochi “voxel-based”, cioè “a cubetti”.
Si è poi voluto responsabilmente trovare un’alternativa alle piattaforme più diffuse, dipendenti da grosse multinazionali con problematiche di natura etica oltre che pratica (è il caso del più famoso “Minecraft” di proprietà Microsoft) presentando limiti onerosi all’adozione e diffusione, quali ad esempio l’acquisto da parte della scuola di licenze chiuse che avrebbero inoltre messo restrizioni artificiali sulla redistribuzione e modifica.
Il Circolo culturale della Pieve di Gaifa ha quindi ideato l’esperienza e ha affidato la realizzazione tecnica allo sviluppatore e formatore Marco Amato tramite il motore di gioco libero e open-source Luanti, scelta perciò anche funzionale, essendo estremamente personalizzabile per il territorio e il tipo di attività richiesta.
In questo modo si è riuscito a creare il primo gioco didattico a tema patrimonio culturale in Italia a essere anche software libero e per questa sua natura aperto a futuri progetti ed espansioni.
Tra gli altri vantaggi del software scelto vi sono i requisiti minimali dei dispositivi per far girare il programma e per come è stato ideato il laboratorio nelle scuole è prevista comunque la presenza di almeno una persona che faccia da moderatrice (oltre al personale scolastico in numero congruo a gestire classi più o meno numerose) con una parte iniziale introduttiva, seguita dallo svolgimento effettivo dell’attività al computer, per concludere poi con una restituzione finale.
[foto schermo computer con gioco menu principale]
Ringraziamo per il lavoro e il supporto lo sviluppatore Marco Amato, senza il quale tecnicamente non si sarebbe riuscita a portare l’attività in classe, il personale dell’Istituto Comprensivo Volponi-Pascoli e in particolare la maestra Loretta Rondadini per aver accolto la nostra proposta di collaborazione, l’archeologo e ideatore del progetto Matteo Bartolucci che ha coordinato lo sviluppo e seguito il laboratorio in classe, la co-moderatrice Lucia Filippini per l’aiuto volontario prontamente offerto, i membri del Circolo culturale Pieve di Gaifa per aver creduto nel progetto e aver deliberato sulle risorse necessarie alla sua realizzazione e, ad ultimo ma non per importanza, la classe 5° della scuola elementare di Canavaccio per l’entusiasmo e l’attenzione dedicata a partecipare alla nostra prima prova!
Il codice del programma e del gioco sviluppato sono disponibili rispettivamente sul sito ufficiale di Luanti e relative banche dati ai link https://github.com/luanti-org/luanti e https://codeberg.org/Zughy/gaifa-al-cubo .
La prima occasione per svolgere questa attività è stata lunedì 15 Dicembre 2025 con la classe 5° della scuola secondaria di primo grado di Canavaccio (PU), parte dell’istituto comprensivo Volponi-Pascoli di Urbino, nel corso delle due ore di informatica dopo il rientro. In aula erano presenti le insegnanti e la tirocinante per gestire la classe e due persone per conto del Circolo culturale, Matteo Bartolucci e Lucia Filippini, che hanno preparato i dispositivi prima dell’incontro e coordinato poi lo svolgimento del laboratorio.
[foto generale classe]
La prima parte ha compreso un’introduzione al contesto locale, con una breve presentazione frontale integrata da una semplice attività in cui si è chiesto alla classe di spostarsi in punti diversi dell’aula a seconda dei quesiti posti: chi ha mai fatto caso alla torre in cima alla collina? Chi sa cosa era? Chi pensa che sia una cosa piuttosto che un’altra?
Questo momento iniziale è stato funzionale a sciogliere il ghiaccio con la classe, oltre che a dar loro dei riferimenti visivi e spaziali, mentre risulta al contempo utile anche alle persone che moderano per avere un’idea del livello di conoscenza di chi partecipa.
Si è poi passato a spiegare cosa effettivamente sappiamo ci fosse in cima alla collina, cioè l’intero complesso fortificato chiamato “Castello di Primicilio”, sebbene ancora manchino delle informazioni precise e complete su tutte le strutture presenti. A questo punto si è introdotto il gioco digitale, sempre impiegando l’attività di spostamento all’interno della classe per capire chi conoscesse già questo tipo di videogiochi, quali e poi proporre la versione personalizzata di Luanti mostrando alcune slides
Prima di aprire i computer si è dato un compito (o missione utilizzando terminologia più consona) molto chiaro e semplice: ricostruire nel tempo a disposizione la torre, presente nel gioco approssimativamente nella sua forma attuale in rovina, e le mura poste ritracciate a terra ipoteticamente circondando la collina.
A seguire abbiamo fatto insieme la procedura passo-passo, proiettando su schermo di aula, per aprire il gioco e creare un mondo con il proprio nome, facendo un piccolo tutorial insieme su come manovrare i movimenti meno intuitivi (come il volo), per poi lasciare proiettato sullo schermo lo schema dei tasti e comandi di navigazione e interazione.
Dopo aver augurato buon divertimento e buona ricostruzione alla classe, abbiamo fatto lasciato in sottofondo una musica in stile medievaleggiante per aumentare l’immersività, mentre abbiamo continuato a osservare le creazioni in corso della classe facendo da supporto continuativo a chi ne avesse bisogno e reindirizzando verso gli obiettivi principali chi magari si perdeva a fare altro. È stato importante ribadire diverse volte che non c’è un “modo giusto” per giocare, che l’importante fosse dare la propria versione di ricostruzione, anche per limitare le possibili dinamiche di gruppo di voleva fare cose “più grandi” o “più velocemente” rispetto al resto.
A conclusione dell’attività al computer, tenendo un margine di 1 quarto d’ora alla fine della lezione, si è fatto chiudere il programma per salvare i progressi fatti e si è sviluppato un momento di feedback in cui è stato chiesto alla classe cosa fosse piaciuto, cosa no, e cosa avrebbero voluto per migliorare il gioco.
Ad ultimo si è riproposta la domanda relativa al Castello di Primicilio e la Torre Brombolona, con il risultato che l’intera classe si è spostata nella zona dell’aula di chi avrebbe saputo di più, concludendo con il promemoria da ora in poi di guardare verso la cima della collina immaginandosi non più solo la torre isolata ma anche delle possibili costruzioni intorno come hanno proposto loro nelle ricostruzioni create.
[foto classe e dettagli]
[SEZIONE IN ALLESTIMENTO -torna a visitare la pagina tra un po’ quando l’avremo completata grazie!]
In seguito puoi trovare i passaggi per installare e avviare in autonomia il gioco di “Gaifa al cubo” attraverso il motore di gioco Luanti.
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Per chiudere il gioco (sappiamo che non vorrete farlo spesso ma è importante fare pause e fare qualcos’altro ogni tanto!) basta cliccare sul tasto in alto a destra della vostra tastiera con scritto “Esc”: questo aprirà il menù di gioco da cui potrete decidere se cliccare sul riquadro “Menu principale” per tornare alla schermata iniziale oppure cliccare su “Torna al S.O.” per chiudere il gioco direttamente.
Se volete creare un nuovo mondo di gioco, cioè ripartendo dalle basi della ricostruzione senza le cose che avete aggiunto, basta che torniate al menù principale e clicchiate sempre il riquadro con scritta “Nuovo” inserendo un nuovo nome e poi cliccando su “Avvia il gioco” assicurandovi di aver selezionato prima il mondo con il nuovo nome (di solito è evidenziato rispetto a quello non selezionato).
I tasti da usare su mouse e tastiera per le azioni disponibili dentro il gioco in “Gaifa al cubo: ricostruiamo il Castello di Primicilio”, come spiegate e mostrate in classe durante il laboratorio, sono riassunte nell’immagine seguente:
Se volete installare altri giochi (del cui contenuto sono responsabili rispettivamente chi li ha creati, senza alcuna affiliazione con il Circolo, e che usano tasti e meccaniche di gioco anche molto diverse) dovrete tornare al menù principale e cliccare sulla sezione “Contenuto”, che vi riaprirà il catalogo su cui potete sfogliare i diversi giochi pubblicati da altre persone oppure cercarli per nome come fatto per “Gaifa al cubo” al punto 5, seguendo le istruzioni per installare e creare un mondo di gioco da avviare come fatto fino all’ultimo punto.
Se installerete altri giochi noterete che compariranno altre icone oltre a quella della torre Brombolona nel riquadro in basso del menù principale: per cambiare gioco dovrete semplicemente cliccare sull’icona del gioco che volete avviare e selezionare un mondo già creato o crearne uno nuovo come fatto nei punti 10 e 11 delle nostre istruzioni.
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