Introduzione
La Strada Statale 73 bis, nota anche come “di Bocca Trabaria”, attraversa il fiume Metauro toccando diversi Comuni, passando anche tra Bivio Borzaga Canavaccio e Calmazzo. Lungo questo tratto, un tempo si trovavano diversi ponti e passerelle che permettevano ai pedoni e ai carri di attraversare il fiume.
Le passerelle dei contadini
Seguendo il corso del Metauro verso Canavaccio, si incontravano numerose passerelle utilizzate dai contadini per raggiungere i campi situati sulla sponda opposta. Queste passerelle, realizzate con materiali semplici, erano spesso precarie e venivano danneggiate frequentemente dalle piene del fiume.
I fili in ferro
Un caso particolare erano i due fili in ferro sovrapposti che si trovavano vicino alla casa dei Bastianelli. Le persone attraversavano il fiume tenendosi con le mani sul filo superiore e appoggiando i piedi su quello inferiore. Questo sistema di attraversamento, seppur rudimentale, era molto pericoloso, soprattutto in caso di maltempo o di oscurità.
I ponti romani
Degni di nota sono i due ponti romani che attraversavano il Metauro:
- Il ponte delle Piangole: Questo ponte, situato nei pressi di un mulino, era utilizzato per il trasporto del grano e della farina ed era un collegamento importante tra la zona sinistra del fiume e quella di destra
- Ponte di Traiano: Questo ponte, situato sulla Via Flaminia, era un importante punto di passaggio per i viaggiatori che si recavano da Roma a Rimini.
Entrambi i ponti furono bombardati durante la ritirata dei tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruiti.
Conclusione
Le passerelle e i ponti sul Metauro hanno svolto un ruolo fondamentale nella vita delle comunità locali, permettendo di collegare le due sponde del fiume e facilitando gli spostamenti e il commercio. Ancora oggi, queste passerelle ci ricordano l’ingegno e la tenacia delle persone che hanno vissuto in questa zona.