Gaifa al cubo: ricostruiamo il Castello di Primicilio
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Il Natale di Francesco – Raccontiamo il primo presepe
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La pressa per covoni di grano: strumento antico per la raccolta del grano

La pressa per covoni di grano è un attrezzo agricolo antico utilizzato per compattare e legare i mannelli di grano raccolto, facilitandone il trasporto e l’accatastamento. La sua invenzione ha semplificato e velocizzato il processo di raccolta del grano, rappresentando un passo avanti significativo nell’agricoltura tradizionale.

Funzionamento e struttura:

La pressa per covoni di grano presenta un design relativamente semplice ma efficace:

  • Cerchio di ferro: Un cerchio di ferro con diametro di circa 54 cm costituisce la base della pressa. Questo cerchio è apribile in due parti incernierate per facilitare l’inserimento e l’estrazione dei covoni.
  • Supporto di legno: Un supporto in legno sostiene il cerchio di ferro, fornendo stabilità e resistenza durante la pressatura dei covoni.
  • Dispositivo a molla: Un dispositivo a molla, dotato di impugnatura, permette all’operatore di comprimere i mannelli di grano all’interno del cerchio di ferro. La molla si blocca al punto desiderato lungo una parte dentata, garantendo una pressione costante.
  • Legatura: Una volta compattato, il covone viene legato con spago o fil di ferro per mantenerlo in forma.

Materiali e varianti:

Le presse per covoni di grano erano originariamente costruite interamente in legno, utilizzando robuste tavole e aste per creare la struttura e il meccanismo di pressatura. Le versioni successive, spesso in metallo o in una combinazione di legno e metallo, offrivano maggiore resistenza e durata nel tempo.

Funzione e utilizzo:

La pressa per covoni di grano veniva utilizzata dopo la mietitura del grano. I mannelli di grano raccolti con la falce venivano inseriti all’interno del cerchio di ferro della pressa. L’operatore, azionando l’impugnatura, comprimeva i mannelli. Una volta raggiunto il grado di compattazione desiderato, il covone veniva legato con spago o fil di ferro ed estratto dalla pressa.

Vantaggi e impatto:

L’utilizzo della pressa per covoni di grano presentava diversi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di legatura manuale:

  • Maggiore velocità: La pressa permetteva di compattare e legare i covoni in modo più rapido e efficiente rispetto alla legatura manuale, aumentando la produttività del lavoro.
  • Minor sforzo fisico: Il meccanismo a molla della pressa riduceva lo sforzo fisico richiesto all’operatore, rendendo il lavoro meno faticoso.
  • Covoni più compatti: I covoni pressati erano più compatti e resistenti, facilitando il trasporto e l’accatastamento.

L’adozione della pressa per covoni di grano ha avuto un impatto significativo sull’agricoltura tradizionale, ottimizzando i tempi di raccolta e migliorando le condizioni di lavoro degli addetti.

Declino e valore storico:

Con l’avvento della meccanizzazione agricola, la pressa per covoni di grano è stata gradualmente sostituita da macchine più moderne e performanti. Tuttavia, la pressa rimane un simbolo importante della storia dell’agricoltura e un esempio dell’ingegno umano nel trovare soluzioni pratiche per semplificare il lavoro nei campi.

Oggi, la pressa per covoni di grano è spesso presente nei musei agricoli e nelle collezioni di oggetti rurali, come testimonianza di un’epoca passata e delle dure condizioni di vita nelle campagne di un tempo. La sua storia e il suo utilizzo ci ricordano l’importanza della tradizione e del rispetto per la terra, valori che ancora oggi rivestono grande importanza.

Paolo Sanchioni

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Paolo Sanchioni
Tags: I campi

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