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Del mulino Ligi, oggi, non rimane più nulla. Alcuni resti poi restaurati dal proprietario della casa a monte non rispettano l’originale, ma una semplice ripresa e cementificazione dove passaval’acqua.

Il mulino Ligi era ubicato sulla riva sinistra del fosso omonimo. Ledificio era costituito da un unico corpo di fabbrica, a pianta rettangolare e di piccole dimensioni sviluppato su un unico piano che ospitava un unico palmento. Il fabbricato era costruito con ciottoli e conci di pietra; i tetti, a falde simmetriche, erano formati da travi, pianelle e coppi.
La dismissione dell’attività del mulino Ligi, avvenuta nei primi anni del Novecento e la sua particolare collocazione nell’alveo del fosso, ha determinato il degrado e la successiva scomparsa dell’opificio e
delle opere esterne di derivazione delle acque.
Ultimo mugnaio: Alberto Ligi (1895-1970). Mugnaio precedente: Marco Ligi. Anno dismissione attività: 1915.
Giovanni Ligi (1924) ricorda che il padre Alberto descriveva il piccolo mulino come un opificio molto efficiente grazie alla consistente portata del fosso di alimentazione, commisurata alle necessità degli
abitanti di quel territorio. L’attuale portata del torrente non indica più la sua consistenza reale in quanto la fonte maggiore venne captata per rifornire la città di Fermignano.

  • Lucerna G., Ruote sull’acqua, mulini idraulici nella provincia di Pesaro e Urbino, Bellocchi di Fano 2007
  • Cld’I, n. 284. Fucili, Marinelli, 2000, ad vocem. Poggiani, www.lavalledelmetauro.it, 2006. IGM, Urbino (sud-est), 1898.
Paolo Sanchioni

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Paolo Sanchioni
Tags: i mulini

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