L’Osteria di Canavaccio: Una Trasformazione Attraverso il Tempo
L’osteria che oggi ospita il ristorante “Arcimboldo” a Canavaccio vanta una ricca storia che affonda le sue radici negli anni ’30 del Novecento. Nata come cooperativa gestita da Altucci Filodelfo, figlio di Serafino, già proprietari terrieri, era un punto di riferimento per la comunità locale.
La cooperativa di Filodelfo non solo vendeva generi alimentari, ma disponeva anche di un’osteria annessa, frequentata dai cittadini di Canavaccio per trascorrere le loro serate. Qui si giocava a carte, si condividevano storie e si creavano momenti di convivialità. L’osteria era un luogo familiare dove tutti si conoscevano e il tempo trascorso insieme era prezioso.
Oltre alla cooperativa e all’osteria, Altucci Filodelfo gestiva anche un distributore di benzina e miscela per motocicli a pochi metri dai locali. Questo completava l’offerta di servizi offerti alla comunità, rendendo il luogo ancora più centrale nella vita quotidiana di Canavaccio.
Delfo e Bice, che continuarono a portare avanti la tradizione di accoglienza e convivialità fino a metà degli anni ’80. Tuttavia, con il tempo, l’alimentari venne trasferito altrove e l’osteria chiuse i battenti.
Negli anni successivi, i locali ospitarono un negozio adibito a consorzio agricolo dove si vendevano prodotti per l’agricoltura. Ma la vera svolta arrivò con l’apertura del primo ristorante del paese, battezzato “Arcimboldo” ancora oggi presente.
- Sartori Loris: foto d’archivio