La chiesa è all’interno di un borgo rurale in posizione collinare. L’accorpamento di edifici di cui è parte la chiesa comprende il campanile e la casa canonica. La facciata con profilo a capanna è spoglia, priva di decorazioni.
Al centro è il portale con ghiera costituita da conci di pietra locale disposti ad arco. L’ingresso è sopraelevato sull’esiguo sagrato da una scalinata. In asse col portale è una finestra quadrata con architrave in mattoni.
Sui due lati della chiesa sono costruiti due corpi di fabbrica corrispondenti agli altari laterali. Nella parte posteriore del lato destro si eleva il campanile che è parte della vecchia canonica. Il campanile è dotato di cella campanaria in mattoni, aperta sui quattro lati con fornici centinate. L’interno è organizzato su pianta ad aula unica, cui sono stati aggiunti le due cappelle laterali.
ll presbiterio è sollevato sull’aula mediante tre gradini. La chiesa presenta ancora la balaustra in marmo e l’altare addossato alla parete di fondo. Sopra la mensa è la pala d’altare incorniciata in un pregevole altare in muratura intonacata e dipinta a finto marmo. Sulla parete di fondo sono aperte due porte che conducono alla sacrestia.
Sopra l’ingresso è costruita la cantoria alla quale si accede con scala a pioli. A sinistra dell’ingresso è la nicchia centinata che ospita il Fonte Battesimale.
Struttura
La chiesa è costruita interamente in muratura portante, con la tradizionale pietra del Furlo mista a mattoni. Le superfici interne sono intonacate e verniciate di bianco. I parati esterni sono lasciati a vista.
Coperture
Internamente la chiesa è coperta da volta a botte. La sezione è ad arco ribassato. Sul presbiterio insiste una volta a crociera con raccordo circolare da cui proviene luce per la presenza di un lucernario. Sopra l’imposta delle volte è costruita la maglia strutturale in legno, sulla quale appoggia il tetto rivestito in coppi.
1997 – 2001 (restauro intero bene)
La chiesa è stata sottoposta ad interventi di restauro dopo il sisma del 1997. I lavori sono iniziati nel 2000 e conclusi nel 2001.
La chiesa è stata sottoposta ad interventi di restauro dopo il sisma del 1997. I lavori sono iniziati nel 2000 e conclusi nel 2001.
Bibliografia
Referenze Fotografiche
Voci corelate
Bibliografia
- A.L.Ermeti, A.Fucili, S.Bartolucci, L.Gubellini, N.Hofmann, Gaifa. La terra di nessuno, a cura di A.Fucili Urbino, Circolo Culturale Pieve di Gaifa (Stampa Stibu Urbania) 2023
- Ligi B., I monasteri Girolomini nei secoli XIV-XV nella diocesi di Urbino. Le antiche chiese e monasteri dei monti dell’alta e bassa Cesana di Urbino nei secoli XI-XII-XIII-XIV-XV. Memorie storiche, Urbania 1971.
- Sito le chiese delle diocesi Italiane. Vai al sito —->
Referenze Fotografiche
- Sanchioni Paolo: foto d’archivio
Voci corelate
- Chiesa S.Bartolomeo di Gaifa
- Chiesa S.Pietro in Ardimassa
- Chiesa S.Pietro di Montepolo
- Chiesa S.Cristoforo dei Valli
- Chiesa di S.Marino
- Chiesa S.Andrea in Primicilio
- Chiesa Sant’Eufemia
- Pieve S.Stefano di Gaifa
- Chiesa S.Maria Assunta Canavaccio
- Chiesa S.Barbara
- Chiesa del Carmine Calmazzo
- Chiesa S.Maria di Pomonte
- Oratorio S.Maria del Carmine
- Chiesina Cappella Cossi
- Chiesa S.Giorgio
- Oratorio Madonna della neve
- Pieve S.Stefano di Gaifa