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Chiesa Santa Maria Assunta Canavaccio

La moderna chiesa parrocchiale, degli anni Sessanta (consacrata nel 1967), intitolata a S. Maria Assunta, raccoglie il titolo della non più esistente Santa Maria di Pomonte.Conserva arredi e dipinti di diversa provenienza: i due confessionali del S.Maria Assunta di Canavaccio.

F. Antonio Rondelli, S. Fortunato 63 XVII Sec., l’ urna – reliquiario e il dipinto di San Fortunato, opera di Francesco Antonio Rondelli rispettivamente dalle chiese urbinati di San Domenicoe S. Pietro Celestino; il dipinto raffigurante S. Rosa da Viterbo, dono del Dott. Egidio Mengacci; le campane del 1834 fonditore Giuseppe De Giorgi, Ancona – dal Monastero delle benedettine di Mondavio.

Da S. Andrea in Primicilio (“Primicerio”), antica parrocchia della Pieve di Gaifa, di cui si ha notizia già nel 1146, attualmente trasformata e nei pressi della quale sorge la torre detta la Brombolona, (vi si trovavano due campane, del 1407, contesa secondo la tradizione tra i castelli di Primicilio e Gaifa, e del 1718, del fonditore Scaramuccia) provengono le tele raffiguranti la Madonna di Loreto e Santi, di Anonimo baroccesco del XVII Sec.;

La Madonna del Rosario, La Madonna con il Bambino, S. Domenico, S. Caterina da Siena, Santo monaco e Santo papa, attorno i quindici misteri del Rosario (inizi del XVII Sec.); mentre risulta “curioso” il caso della terza raffigurante Za Madonna con il Bambino e i SS. Andrea apostolo e Margherita firmata e datata “P. Stillitano, 1944” che ripropone il medesimo soggetto dell’opera “di uno dei migliori scolari del Barocci”, descritta dal Serra, nel 1932, “in cattivo stato”.

A Canavaccio sorge inoltre la Cappella Cossi (nota anche come “chiesina dei Castagni”), in Pian Di Ludovico, oratorio dedicato a S. Nicola da Tolentino, già della nobile famiglia dei Conti Mauruzi della Stacciola, eretto nel 1763 e da cui proviene la tela della Madonna della Misericordia incoronata, attualmente nella chiesa parrocchiale;

gli oratori della Madonna della Neve, nella casa padronale Cossi e, lungo la strada nazionale, quello cadente della Madonna del Carmine, fondato dall’arciprete di Montepolo Giambattista Bisciari nel 1698. Vi si conservava il dipinto, trasferito in S. Maria Assunta, noto con tale titolo, che rappresenta La Sacra Famiglia con S. Giovannino, opera attribuita ad Alfonso Patanazzi (Urbino 1636- 1720).

La chiesa sorge al centro della frazione di Canavaccio, area industriale e artigianale di Urbino compresa tra Fermignano e Fossombrone. Il disegno della facciata ripropone temi classici, quali la divisione in tre navate della chiesa e la predominanza dimensionale della navata centrale.

I portali in bronzo istoriato e due medaglioni con intarsi in pietra costituiscono gli elementi decorativi. In evidenza sono disposti gli elementi strutturali come i due pilastri laterali della navata centrale e el travi. L’interno è suddiviso in tre navate, con presbiterio a pianta trapezoidale che si conclude con parete di fondo piana.

Due travi reticolari in cemento corrono longitudinalmente sostenendo le pareti dove sono aperte le finestre rettangolari che danno luce alla chiesa. Il tema strutturale delle travi è ripreso dall’arco che introduce al presbiterio. Questo è rialzato sulla navata centrale tramite tre gradini rivestiti in marmo nero venato. Al termine delle navate laterali, sotto archi a tutto sesto, sono contenute due cappelle. A destra è sistemato il fonte battesimale.

XIII  (preesistenze intorno)
La chiesa raccoglie il titolo e parte delle opere contenute in Santa Maria di Pomonte. La chiesa del secolo XIII era costruita sulle colline poco lontano dalla chiesa plebale di San Marino.

1967  (costruzione intero bene)
La parrocchiale fu costruita a partire dal 1967 su iniziativa di Don Bramante Ligi e degli abitanti della frazione di Canavaccio, che si stava sviluppando con la nascita delle industrie. Insieme alla chiesa vennero costruiti gli edifici per ospitare i locali parrocchiali e l’abitazione del parroco.

Struttura
Struttura in cemento armato, con pilastri e setti portanti che sostengono le grosse travi reticolari. I tamponamenti sono realizzati con pareti in muratura intonacata nei parati interni.

Coperture
Copertura in calcestruzzo armato. Le navate laterali così come la centrale hanno soffitto piano sostenuto da travi in cemento. La superficie esterna è rivestita con tegole in laterizio.

Ricostruzione della Chiesa di Santa Maria di Pomonte anno 1893
La Chiesa di Santa Maria Pomonte fu ricostruita dalle fondamenta nell’anno 1893. Fu abbattuta nel 1951 perché pericolante, per cedimento del terreno, per ordine dell’Arcivescovo Mons. Antonio Tani.

 
Posa della prima pietra per la nuova Chiesa di Canavaccio (oggi via E.Mattei)

Abbattuta la chiesa di Santa Maria di Pomonte fu deciso di costruire la nuova chiesa in un terreno aperto oggi situato in via E.Mattei a Canavaccio.
Qui di seguito vediamo delle immagini che testimoniano l’evento con posa della prima pietra, fu fatta una benedizione presieduta da Mons. Antonio Tani vescovo di Urbino, con la presenza del Can.co Don Bramante Ligi e del Rev.do Don Gino Palazzi arciprete di Gaifa.

Fu acquistato il terreno per la nuova chiesa dalla Curia, dal sig. Basili Tino. nel piano presso la casa Basili, e il giorno 18 nov. 1951 S.E. Mons. Tani pose solennemente la prima pietra fondamentale.

Nel cavo delle fondamenta venne posta una pergamena con la seguente dicitura:
« Questo giorno di Domenica, 18 nov. 1951 alla presenza del Can.co Bramante Ligi fondatore dell’Asilo Giuseppe Ligi, del molto Rev.do Don Gino Palazzi arciprete di Gaifa e di tutto il popolo di Canavaccio, Mons. Tani ha benedetto solennemente la prima pietra per la nuova chiesa di Sanita Maria di Pomonte che viene dedicata all’antico Titolare ”MARIA ASSUNTA” e alla nuova santa ”MARIA GORETTI”, vergine e martire ».

Il disegno della Chiesa fu giudicato troppo piccolo e il luogo lontano dalla Comunità di Canavaccio. Quindi fu deciso costruire la nuova chiesa al centro della zona abitata. Il terreno fu donato dal Canonico Don Bramante Ligi.

Qui sopra alcune immagine dell’evento svolto in data 18 novembre 1951

Posa della prima pietra consacrazione e inaugurazione della nuova chiesa di Maria Assunta in cielo e di Santa Maria Goretti V. M.

 
ANNO 1966
La prima pietra fu benedetta solennemente da S.E. Mons. Arcivescovo Anacleto Cazzaniga il 21 agosto 1966. La Nuova chiesa è stata consacrata il 13 agosto 1967 da S. E. Mons. Cazzaniga, e inaugurata il 15 agosto fesia di Maria Assunta in Cielo.

Erano presenti il Dottor Dario Clini in rappresentanza di S.E. il Prefetto, l’Onorevole Senatore Giovanni Venturi, il Capitano dei Carabinieri, il Commissario di P.S., il Prof. Renato Cuppini primario Medico, il Prof. Giovanni Severini primario chirurgo dell’Ospedale civile di Urbino, il Ten. Colonnello Can.co Mons. Agostino Aurati e numeroso popolo.

La messa pontificale è stata cantata da Mons. Bramante Ligi.
La Schola Cantorum di Urbino e Canavaccio hanno eseguito alla perfezione la celebre Messa a tre voci dispari « PRIMA PONTIFICALIS » del Maestro Lorenzo Perosi, sotto la direzione dei fratelli Sani. L’autore della chiesa è l’architetto romano Prof. Giuseppe Zander, mentre l’Ingegnere Piergiovanni ha assistito ai lavori. La Ditta costruttrice, i Sigg. Cioppi del Gallo

Qui di seguito la posa della prima pietra dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria Assunta. Nella foto si nota Don Bramante Ligi (benefattore del terreno), il parroco Don Aldo Iacomucci, l’arcivescovo Anacleto Cazzaniga, e diversi abitanti di Canavaccio.

L’architettura della chiesa è opera dell’architetto Ing. Giuseppe Zander. (Nel 1981 papa Giovanni Paolo II nominò Giuseppe Zander Primo Dirigente dell’Ufficio Tecnico della Reverenda Fabbrica di San Pietro in Vaticano; tale incarico lo pose, in prospettiva storica, quale successore degli architetti e artisti che dal secolo XVI costruirono e conservarono la nuova Basilica Vaticana.)
(Documento tratto da sito internet)

La Pieve di Gaifa

Via Pieve di Gaifa, 24
61029 Canavaccio di Urbino (PU)
Marche – Italy

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